In questo articolo si parlerà di ristrutturazione edilizia per l’efficientamento energetico, in particolare della riqualificazione energetica dell’involucro edilizio finalizzato a ridurre il consumo di energia, migliorare il comfort termico e, di conseguenza, aumentare il valore dell’immobile.
Un’azienda nota per la sua sensibilità al tema dell’edilizia sostenibile è l’Italiana Fi-Ve, che da qualche tempo produce per l’Italia il celebre pannello isolante in XPS Styrodur (http://www.styrodur-italia.it/), su licenza e tecnologie Basf. Styrodur è un pannello isolante dalle elevate capacità coibenti, estremamente sensibile alle tematiche legate all’ambiente; dà un contributo rilevante all’efficienza ecologica del progetto edilizio in cui viene impiegato e garantisce un comfort termico tale da contribuire in maniera rilevante all’ottenimento di un clima abitativo sano. Per questo motivo ci siamo affidati alle sue indicazioni per affrontare il tema della riqualificazione energetica degli immobili e, in particolare, degli interventi sull’involucro edilizio necessari al fine di migliorare il rendimento energetico di un edificio o di un’abitazione.
Qualsiasi immobile ad uso abitativo e non, in caso di interventi di riqualificazione energetica volti a ristrutturare un edificio e ridurre il consumo energetico, deve obbligatoriamente dotarsi dell’apposita certificazione energetica, giustificata da un attestato di prestazione energetica, APE. Attraverso la classe energetica indicata nel documento, il cittadino può conoscere, nella maniera più chiara e verosimile possibile, quali siano le prestazioni energetiche dell’edificio e il consumo annuale di energia, oltre a poter individuare più facilmente i possibili interventi da fare per migliorare le prestazioni dell’edificio stesso.
I benefici qualitativi per l’utente finale non sono però il solo motivo alla base dell’importanza che il tema dell’efficienza energetica ha assunto negli ultimi anni. La questione è molto più articolata, ed è diventata una issue di grande importanza nelle agende politiche nazionali ed europee, continuamente impegnate nella lotta contro l’inquinamento globale; a un minor consumo di energia è infatti associata una sensibile riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2), ben note per essere tra le cause principali dell’effetto serra.
Quando si procede con l’analisi dei consumi energetici finali di un immobile si prendono in considerazione due aspetti: l’involucro dell’edificio e i suoi impianti tecnologici, comunemente raggruppati nella più ampia categoria di sistema integrato edificio-impianto. Considerate le premesse fatte in apertura, in questo contesto ci soffermiamo sul primo dei due aspetti, quello relativo alla “pelle” dell’edificio, ovvero il suo involucro esterno.
Le percentuali di risparmio realizzabili tramite interventi di riqualificazione, e quindi ristrutturare un edificio e ridurre il consumo energetico, meritano di essere valutate, in quanto oscillano tra il 10% e oltre il 50%! Ovviamente il risparmio sarà maggiore maggiori saranno gli interventi di riqualificazione, sia dell’involucro esterno, sia degli impianti tecnologici (sistemi di cogenerazione, fonti rinnovabili ecc…).
Da questa immagine si evince che dotarsi di impianti di riscaldamento o di fonti rinnovabili altamente tecnologici ed efficienti non basta a garantire una diminuzione dei consumi se non li si abbina ad un efficace isolamento termico del rivestimento dell’immobile.
Vediamo nel dettaglio quali sono gli interventi di riqualificazione energetica connessi all’involucro edilizio e, in particolare, all’isolamento termico di un immobile. La completa coibentazione si articola in una serie di interventi mirati ad isolare le parti esterne di un edificio, tra i quali troviamo:
- Isolamento di pareti perimetrali;
- Isolamento in intercapedine
- Ponti termici;
- Facciate Ventilate
- Cappotto esterno
- Isolamento dello zoccolo inferiore;
- Isolamento di coperture piane;
- Isolamento di tetti a falda e di tetti ventilati.
Una descrizione esaustiva delle tipologie di isolamento è reperibile nel sito di Styrodur Italia http://www.styrodur-italia.it/ . Styrodur è infatti l’XPS con il maggior numero di applicazioni dotate di omologazione tecnica, prestandosi ad un isolamento termico completo, che va dalle fondazioni fino al tetto. Di seguito riportiamo alcuni degli interventi necessari alla riqualificazione energetica di un immobile partendo dal suo involucro.
Isolamento termico delle pareti: i ponti termici
Generalmente, in caso di ristrutturazione e ammodernamento,per la coibentazione delle pareti perimetrali si è soliti ricorrere all’isolamento a cappotto, laddove possibile, o, in alternativa, all’isolamento delle pareti interne, una soluzione più economica che però costringe a sacrificare una parte, seppur minima, di spazio abitativo. Una problematica comunemente riscontrabile nell’isolamento dall’esterno è la presenza di ponti termici.
Questi ultimi, infatti, non sono normalmente visibili sulla facciata di un edificio. Per rilevarne la presenza è indispensabile ricorrere a determinate tecnologie, come la termografia, l’unica possibilità disponibile che segnala i punti deboli di una facciata dal punto di vista termico.
L’individuazione dei ponti termici ed il loro corretto isolamento assicurano grandi vantaggi per il contenimento dei consumi energetici, in quanto evitano inutili dispersioni di calore nella zona degli elementi in calcestruzzo e favoriscono l’aumento della temperatura superficiale interna.
Le pareti perimetrali di un edificio si strutturano in parti trasparenti e parti opache. Per garantire un isolamento efficace di tutte le parti occorrono materiali isolanti dedicati, supportati da uno studio accurato delle aree critiche dal punto di vista termico.
Isolamento termico dei tetti
Se si vuole migliorare il rendimento energetico di un immobile è necessario intervenire anche sulla coibentazione della copertura. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un incredibile incremento delle richieste di tetti piani, in particolare abbinate a soluzioni di tetto piano rovescio, praticabile o non praticabile, come tetti a terrazza, tetti parcheggio o tetti verdi intensivi o estensivi. Questi ultimi si rivelano decisamente efficaci nel contenimento dei consumi energetici, in quanto garantiscono le migliori performance nell’isolamento sia d’estate, sia d’inverno.
Comunque, sia la disposizione a strati di un tetto a falda, sia le diverse varianti di strutture leggermente inclinate o completamente piane, rispondono correttamente alle esigenze di isolamento termico imposte dalle norme e dai regolamenti attualmente in vigore. La sicurezza di un tetto non sta infatti al suo grado di inclinazione, bensì alla ricchezza di informazioni di cui dispongono progettisti ed esecutori, nonché dalle modalità di applicazione dei materiali nelle fasi di progettazione ed esecuzione. Una soluzione valida per qualsiasi tipologia di copertura è l’applicazione di pannelli isolanti all’interno della stessa, selezionati con attenzione allo scopo di rispondere con maggior precisione alle esigenze tecniche e costruttive.
Molte delle proposte per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio sono comunque riportate all’interno dell’attestato di prestazione energetica, APE, il quale si impegna a distinguere le ristrutturazioni importanti dagli interventi di riqualificazione energetica, dispensando informazioni rilevanti sugli incentivi finanziari disponibili per l’efficientamento energetico. Per esempio, sono state prorogati gli ecobonus anche quest’anno e sarà possibile usufruire della detrazione fiscale fino al 65% su tutti gli interventi atti a migliorare l’efficienza energetica.
I costi energetici crescenti rappresentano una voce importante nelle ristrutturazioni e negli ammodernamenti degli immobili. Prima di cominciare una ristrutturazione è sempre opportuno conoscere quali siano i provvedimenti realizzabili sotto il profilo energetico. Richiedendo l’attestato di prestazione energetica possiamo conoscere questi provvedimenti, quindi intervenire con efficacia nell’efficientamento energetico del nostro immobile.